Regali di Natale: Ho il tuo numero, Sophie Kinsella

Avrei dovuto creare in questi giorni tante nail art per il Natale, ma i continui starnuti, la tosse e un vuoto assoluto in testa non mi permettono di fare assolutamente niente. Tranne leggere. Che non è male.
Così, nel giro di trentasei ore, ho letteralmente divorato l’ultimo libro di Sophie Kinsella, Ho il tuo numero.


I punti a suo favore Sophie Kinsella ce li aveva già tutti, come non ricordare le avventure di Becky Bloomwood (nella serie I love Shpping) alle prese col suo conto in banca costantemente in rosso? O Emma Corrigan
(in Sai tenere un segreto?) che spiattella tutti i suoi più intimi segreti ad uno sconosciuto in aereo che poi è in realtà il suo super mega capo?
E in questa occasione, la scrittrice inglese dà il meglio di sè per presentarci una nuova protagonista, Poppy, sensibile e generosa, pronta a schierarsi dalla parte del giusto, spesso a discapito dei propri stessi interessi.

Poppy acconsente di far provare il suo anello di fidanzamento alle sue amiche durante una serata al bingo ma basta un attimo di distrazione e lo scattare dell’allarme antincendio, e l’antico gioiello della famiglia Tavish scompare. In preda al panico naturalmente, Poppy si lancia in una sfrenata ricerca dello smeraldo simbolo del suo amore, ma appena esce in strada a parlare al telefono, un tizio in bicicletta le scippa anche quello.
E questa sì che per lei è una catastrofe. Numeri, messaggi, mail, contatti, tutto perso in un batter d’occhio.
Fortunatamente in cielo Poppy ha qualcuno che la guarda, perchè mentre consuma la moquette della hall dell’albergo aspettando di avvisare tutto il personale di chiamarla a casa piuttosto che sul cellulare, vede nel cestino della spazzatura un telefono nuovo e funzionante insieme al badge di una ragazza che sembra una modella. Nel momento in cui decide di raccoglierlo ha inizio una serie interminabile di equivoci e avventure, che le faranno aprire gli occhi sulle sue priorità, sul fidanzato (e relativa famiglia), sulle amiche e su tutta la sua intera esistenza.

E’ un romanzo brillante, fatto di risate, di fiati sospesi e di note a piè di pagina (una vera mania della protagonista), com’è tipico dell’autrice, ma senza risultare ripetitivo. Poppy non è Becky, sono lontane anni luce, diversissime, come lo sono le donne, e con un’unica cosa in comune, voler essere amate dall’uomo giusto.

Mondadori, 2011.

6 commenti Aggiungi il tuo

  1. Paola (@Alhrayth) ha detto:

    🙂 ahhhhhhh non dovevo leggere… racconti troppo!!!! Io sto pazientemente aspettando che esca la versione inglese (16 feb) – e ancora mi chiedo perchè hanno voluto torturarmi pubblicandola già in italiano… non voglio il libro tradotto!!! ufff… soffro… e attendo…

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    1. annatì ha detto:

      credimi, non ho detto proprio proprio niente, anzi adesso sfogliavo altre recensioni (lo faccio dopo per non farmi influenzare) e ti sconsiglio assolutamente di leggerle, sembrano dei riassunti :O

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  2. Paola (@Alhrayth) ha detto:

    Non so se hai visto il mio post su facebook… ma giusto giusto ieri mi è arrivata la notifica che ho vinto una copia del libro! Incredibile… era destino? Adesso vediamo, se mi arriva prima la copia omaggio in italiano, o compro io quello inglese… ihihih!!!

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    1. annatì ha detto:

      eh, ma che fortuna però, a me nn arriva mai niente, ahi voglia io ad aspettare 😛

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